Un gruppo di ricercatori statunitensi sta lavorando a quello che viene definito Rene Bionico, cioè ad un organo artificiale che, una volta impiantato, dovrebbe filtrare il sangue in modo continuo, risparmiando al paziente la terapia della dialisi.
Combinando elementi elettronici ed organici, ha come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita delle persone affette da deficienza renale, in questo modo potrebbero essere risparmiati sia tempo, fatica e denaro che oggi vengono spesi per la terapia ospedaliera.
Il nefrologo e professore dell’Università di Vanderbilt, nel Tennessee, William H. Fissel ha affermato come il rene bionico funzionerà grazie al battito cardiaco, filtrando il flusso sanguigno che lo attraversa.
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“La notizia presenta ovviamente aspetti estremamente positivi per le sue conseguenze, perché poter applicare entro pochi anni quanto afferma il prof. Vanderlbilt sarebbe la soluzione finale per la fine delle liste d’ attesa nel giro di due/tre anni. Tuttavia, ci permettiamo di sostenere una certa prudenza, non sulla verità della ricerca, ma sulla sua possibilità di vera applicazione pratica in breve tempo. Non è la prima volta che notizie di nuove scoperte possono rappresentare per i malati attuali un illusione di soluzione ai loro problemi nel breve termine. A termine della sperimentazione, prima di arrivare alla applicazione pratica occorre ricevere l’autorizzazione delle istituzioni, le quali devono fare i necessari controlli preventivi sulla validità del progetto, comprese le terapie successive, e quindi tempi non brevi, anche a causa di eccessi burocratici purtroppo sempre presenti.
Ovviamente ci auguriamo che quanto affermato nell’articolo rappresenti una realtà oggettiva, ma nello stesso momento, crediamo di avere il diritto di avvisare i pazienti ad essere preparati ad eventuali tempi più lunghi ad evitare facili illusioni, comunque mantenendo inalterata una visione positiva verso il futuro, sbagliato assolutamente pensare in negativo peggiora non solo lo stato fisico, ma anche quello mentale.”
Franco Brizzi, presidente nazionale ANTR