Il trapianto è la cura più efficace per contrastare le malattie renali gravi, purtroppo molte statistiche ci dicono che non ci sono abbastanza donatori e solo quattro persone su dieci riescono ad ottenerlo. Per aumentare questi donatori potrebbero essere selezionate persone anche con oltre 80 anni.
In Italia, i ricercatori dell’Istituto Mario Negri collaborano in questo senso da anni con chirurghi e nefrologi dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Attraverso una biopsia renale viene studiato un frammento di rene per analizzare l’eventuale compromissione della struttura e la sua gravità.
Il coordinatore delle ricerche dell’Istituto, Giuseppe Remuzzi ha definito questo studio un grande passo in avanti poiché dimostra che gli organi dei pazienti ottuagenari hanno una sopravvivenza simile a quelli dei più giovani.
Si sta diffondendo sempre di più la procedura di trapiantare nello stesso ricevente due organi altrimenti non adatti al trapianto singolo, questo sistema è in grado di ridurre il tempo da trascorrere in dialisi e così anche le liste d’attesa.
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