Il bilancio del primo semestre del 2017 a Careggi conta 28 trapianti di rene, di cui 4 da donatore vivente eseguiti sia con chirurgia robotica che tradizionale.

La distanza tra il numero dei pazienti in attesa e quello dei donatori ha indotto a pensare a soluzioni alternative, infatti la Direzione di Careggi e la Regione Toscana hanno collaborato al fine di allargare i criteri di reclutamento dei donatori.

In Ottobre dello scorso anno è stato realizzato il primo trapianto di donatore a cuore non battente grazie alle nuove tecnologie, e da quel momento non si sono più fermati.

Viene utilizzata la chirurgia laparoscopica robot-assistita sia al momento del prelievo che per il trapianto, in questo modo vengono ridotte: la degenza ospedaliera, il periodo di convalescenza ed il rischio di infezione della ferita chirurgica.

Il Direttore della chirurgia robotica mininvasiva e dei trapianti renali, Sergio Serni ha affermato come il merito di questi risultati vada attribuito alla Direzione di Careggi, all’Organizzazione Toscana Trapianti ed a tutti gli operatori sanitari coinvolti.

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